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Pubblicato il Rapporto del Mims sul PNRR

Il documento illustra gli interventi per i singoli porti della Penisola, anche nell’ottica della transizione ecologica.

18/10/2022
Pubblicato il Rapporto del Mims sul PNRR

Pnrr: investimenti infrastrutturali per 9,2 miliardi di euro e importanti riforme per lo sviluppo della portualità e della logistica.  Il 47% degli investimenti per i porti del Mezzogiorno

18 ottobre 2022 – Gli investimenti previsti per lo sviluppo della portualità dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr), dal Piano Nazionale Complementare (Pnc) e da risorse nazionali ammontano a 9,2 miliardi di euro, come descritto dal Rapporto “Investimenti e Riforme del PNRR per la Portualità”, pubblicato e discusso durante il seminario online al quale ha partecipato il Ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, Enrico Giovannini. 
Complessivamente, sono previsti interventi in 47 porti localizzati in 14 regioni e di competenza di 16 Autorità di Sistema Portuale (AdSP). Il 46,9% degli investimenti va ai porti del Mezzogiorno, il 37,7% a quelli del Nord e il restante 15,4% a quelli del Centro Italia. A livello regionale, i porti della Liguria e della Sicilia sono i principali beneficiari: alla Liguria sono stati assegnati circa 2,7 miliardi di euro, di cui 600 milioni per la nuova diga foranea di Genova, alla Sicilia circa 1,1 miliardi. Gli investimenti sono accompagnati da numerose riforme riguardanti l’organizzazione delle attività portuali, la semplificazione e la digitalizzazione delle operazioni logistiche, le regole del trasporto marittimo.

 

Il Ministro Giovannini: “Il sistema portuale è uno dei pilastri strategici della nostra economia. Gli investimenti senza precedenti sulla portualità e le numerose riforme degli ultimi 20 mesi mettono i porti italiani in grado di competere meglio a livello internazionale. Ai numerosi interventi sulle infrastrutture materiali di porti, retroporti e Zone Economiche Speciali, nonché per i collegamenti stradali e ferroviari, si affiancano quelli sulla transizione ecologica e la digitalizzazione della logistica, in linea con le esigenze del settore del trasporto marittimo e terrestre”.